Se vuoi la pace, prepara la pace. CISV dialoga sull’educazione alla pace

 

I nostri antenati dicevano: Se vuoi la pace, prepara la guerra.

Invece al CISV siamo convinti che: Se vuoi la pace, devi preparare la pace giorno dopo giorno.

Nel mese di ottobre 2025 si è svolto a Firenze il Convegno “Dialoghi sull’Educazione alla Pace”. In questo particolare momento storico, purtroppo, stiamo assistendo a tanti conflitti. Osservando proprio quello che avviene ogni giorno nel mondo, abbiamo sentito il bisogno di lavorare più in dettaglio e più in profondità sul tema della pace e quindi della risoluzione dei conflitti.

Abbiamo intrapreso questo cammino con i bambini, i ragazzi, le famiglie ma anche con le associazioni che lavorano su temi analoghi ai nostri. Lo abbiamo fatto attraverso attività, incontri, viaggi e tanti piccoli gesti che parlano di pace tramite il metodo del learning by doing che contraddistingue la nostra associazione.

Prepara la pace ogni giorno

Educare alla pace significa lavorare per costruirla, significa alzarsi ogni giorno e scegliere la pace. La pace va intesa come azione concreta e come impegno personale e va costruita attivamente attraverso scelte consapevoli e attraverso un atteggiamento quotidiano di gentilezza, comprensione, di empatia e di dialogo.

Noi crediamo che sia fondamentale promuovere un cambiamento nel pensiero ma anche nei comportamenti a livello globale, incoraggiando a vivere in armonia, tra esseri umani, ma anche con l’ambiente e con tutte le forme di vita. Invitiamo a riconoscere che ogni opposizione – tra uomo e natura, tra individuo e società, tra tradizione e innovazione – può diventare un’opportunità, fino a superare le divisioni e a riconoscere l’importanza delle diversità, anche quelle tra loro più estreme e contrapposte.

Costruire la città della pace

L’educazione alla pace passa però sicuramente dall’educazione alle relazioni. Al CISV infatti insegniamo a proprio a stare insieme, insegniamo a bambini, ai ragazzi di culture diverse provenienti da molte parti del mondo a convivere ma anche a condividere e a risolvere i conflitti. E lo facciamo partendo proprio dai bambini. Abbiamo ritenuto importante anche collaborare con l’associazione  “Rondine – Cittadella della pace”. Rondine è una realtà incredibile e straordinaria e, secondo noi, tutti dovrebbero fare almeno un’attività all’anno con questa associazione.

Una delle attività più coinvolgenti è stata chiedere ai bambini di costruire la città della pace. Abbiamo fatto questa attività sia con i nostri ragazzi al minicamp sia al Festival Firenze dei Bambini. Per fare questa attività abbiamo chiesto ai bambini di raccogliere materiali di riciclo che sono serviti poi a costruire la città ideale della pace. Questo perché siamo fermamente convinti che pace e sostenibilità siano due concetti strettamente collegati. La sostenibilità, infatti, crea le condizioni (risorse, uguaglianza, giustizia) necessarie per la pace, prevenendo conflitti legati alla scarsità, mentre la pace permette di affrontare e risolvere problemi ambientali attraverso la cooperazione e la pianificazione a lungo termine, evitando i danni ecologici dei conflitti.

Pace e sostenibilità

Anche l’Agenda 2030 riconosce questo legame, vedendo la pace come un prerequisito per uno sviluppo sostenibile e, viceversa, la sostenibilità come condizione essenziale per la costruzione di società pacifiche.

I bambini hanno realizzato edifici simbolici che rappresentano la pace nella loro visione, come scuole, biblioteche, parchi, case, monumenti alla pace e centri di incontro interculturale. Da questa attività è venuto fuori che la città ideale della pace è sicuramente un luogo in cui il rispetto, l’inclusione e l’armonia sono i principi fondamentali, ma per arrivarci ci possono essere diversi metodi.

Per alcuni bambini è necessario avere una serie di regole da rispettare, mentre per altri è importante la natura, è importante non avere inquinamento. Durante questa attività i bambini hanno collaborato e hanno fatto un lavoro di squadra. Anche tra coloro che non si conoscevano, come è successo al Festival Firenze dei Bambini. Ma tutti insieme si sono confrontati e hanno riflettuto sui valori della convivenza pacifica. Infine abbiamo visitato la scuola di Barbiana di Don Milani per trasmettere anche a ragazzi provenienti da diverse parti del mondo il forte messaggio di pace di Don Milani.

Concludo dicendo che, durante questo percorso, abbiamo imparato che la costruzione della pace richiede sia speranza, intesa come fiducia nel poter raggiungere un futuro migliore, nonostante le avversità, sia immaginazione, ovvero capacità di creare nuovi modelli di convivenza e soluzioni creative ai conflitti. E’ importante non perdere mai la speranza anche se a volte gli eventi intorno a noi purtroppo ci mettono a dura prova. Per questo, se vuoi la pace, prepara la pace giorno dopo giorno!

Silvia Lorusso Presidente CISV Italia APS – Sezione di Firenze