03 Giu Programmi Cisv Italia, esempio di digital detox
Cisv Italia, esempio di digital detox grazie ai suoi programmi rivolti a bambini e ragazzi a partire dagli 11 anni di età.
Dal 1951 CISV (Children’s International Summer Villages) organizza campi nazionali e internazionali, scambi in famiglia e progetti sul territorio, chiamati programmi , che coinvolgono in particolar modo bambini e ragazzi in opportunità di volontariato uniche in più di 70 paesi nel mondo. Tutti i programmi sono costruiti con cura attorno a quattro principi educativi e aiutano a comprendere come ciascuno di noi possa giocare un ruolo fondamentale nell’educazione alla pace.
Uno degli elementi chiave alla base del successo di ogni programma è imparare e vivere per diverse settimane in una comunità, in stretto contatto con coetanei provenienti da diversi Paesi del mondo, o da diverse regioni italiane, nel caso dei campi nazionali. Lo scopo del programma è promuovere occasioni di confronto costruttivo nel rispetto dei diversi punti di vista, comprendere le diversità, riconoscere le somiglianze, sviluppare la coscienza di sè e ridurre così la possibilità di conflitti.
Programmi Smartphone Free
Tutti i programmi CISV sono action oriented, seguono cioè il principio del learning by doing, un modello educativo che si basa sull’apprendimento attivo ricavato dall’esperienza diretta e personale. Per questo l’approccio CISV è efficace e divertente, interattivo e dinamico. In questo modo i giovani si sentono stimolati alla cooperazione e al superamento dei pregiudizi. È un’opportunità unica che aiuta ad aumentare la fiducia in se stessi, maturare e sviluppare abilità linguistiche, organizzative e gestionali.
E per ottenere il massimo da questo tipo di approccio durante i programmi ai partecipanti non è consentito utilizzare apparecchiature elettroniche personali (come cellulari, tablet, computer portatili, giochi per computer). In un mondo dove i ragazzi sono costantemente connessi, i programmi Cisv Italia sono un esempio di digital detox.
La logica alla base di questa regola è evitare la distrazione che questi dispositivi possono causare e al contrario aiutare i ragazzi a concentrarsi sull’esperienza unica del programma, che ha lo scopo di portare i partecipanti fuori dalla loro routine quotidiana e dalla loro zona di comfort.
Il Presidente di Cisv Italia Pietro Giovanni Bizzaro:
“Uno degli aspetti più incredibili dei nostri programmi, soprattutto quando si guarda ai ragazzi più piccoli di undici anni, è la curiosità, se non il coraggio, che li porta a partire e lasciare le loro famiglie. Per tutta la durata dell’esperienza, i ragazzi e le famiglie comunicano indirettamente tramite gli educatori o via lettera. Questo rafforza la loro capacità di adattarsi e affrontare nuove sfide senza l’intervento diretto dei genitori, promuovendo così la loro autonomia e fiducia in se stessi. Vivono e imparano con coetanei provenienti da tutto il mondo, acquisendo una profonda comprensione di se stessi e accettazione di culture e prospettive diverse.
Nel mondo iper-connesso di oggi, è un’occasione rara per i ragazzi disconnettersi dai cellulari o altri dispositivi elettronici e di mettersi alla prova in relazioni reali, ovvero non intermediate, con gli altri attraverso interazioni al contempo stimolanti e impegnative.
In un contesto internazionale sempre più caratterizzato dal conflitto, Cisv si propone di educare e ispirare i giovani a costruire relazioni e amicizie che superino i confini, dove il conflitto interpersonale è uno strumento di crescita e non un punto di arrivo. Crediamo infatti che il dialogo e il gioco offrano ai ragazzi che partecipano ai nostri programmi le chiavi per affrontare i disaccordi tra loro e le conflittualità esterne, con cui crescendo sono tenuti a confrontarsi”.
Qui l’articolo completo “Vacanze senza smartphone: il digital detox per i giovani” di Giulia Cimpanelli, per la Repubblica-Italian Tech.